23 marzo 2009

Alla scoperta del Counseling - Incontro divulgativo _ Milano, 2 aprile 2009

Giovedì 2 Aprile 2009 presso la Libreria Archivi del ‘900 a Milano (Via Montevideo, 9 - MM Linea Verde Sant'Agostino) dalle 18.30 alle 20.00, si svolgerà una serata di scambio e di confronto dedicata alla divulgazione del COUNSELING: che cos’è, come si svolge, in quali contesti.

È un incontro rivolto a chi desidera riservare un po’ di tempo a se stesso per scoprire perché e quando rivolgersi a un Counselor, rispetto a quali esigenze e/o obiettivi; parleremo di che cosa si può ottenere da un percorso di Counseling e in che modo il Counseling rappresenta un’opportunità non solo per diventare più consapevole delle proprie risorse personali e delle proprie possibilità di cambiamento, ma anche per riattivare capacità e comportamenti che permettano di affrontare situazioni che creano difficoltà o disagio.
La partecipazione è gratuita.
Dove: Libreria Archivi del ‘900 a Milano (Via Montevideo, 9 - MM Linea Verde Sant’Agostino direz. Abbiategrasso)
È gradita la segnalazione della Vostra partecipazione mandando, un’e-mail di conferma a:
lorena.quagliati@googlemail.com

Finora non c'è stata ancora occasione di presentarmi a chi ancora non mi conosce; approfitto, dunque, di questa occasione per dirvi Chi è e che cosa fa Lorena.

Dopo 5 anni di Liceo Linguistico, non ebbi molti dubbi nella scelta da intraprendere all’Università: lo studio della Filosofia. Da quando ne ho memoria, infatti, sono alla ricerca costante del senso di tutto ciò che mi accade intorno. Credo per via di questa mia curiosità e predisposizione, mi sono da sempre dedicata ad attività lavorative in cui poter indagare, scoprire e utilizzare tutto quello che sta “al cuore” delle relazioni tra le persone e del modo che ciascuno ha di “stare nel mondo”.
Scoprii, in realtà solo poco dopo la laurea, che nel mondo del lavoro esiste qualcosa che con tutto questo ha a che fare ed è quella che possiamo chiamare per semplicità la Formazione alle Relazioni che, per intenderci, ha a che fare con la Comunicazione Interpersonale, la Negoziazione, il Teambuilding, la Leadership, ecc…. E da allora ho deciso che questa sarebbe stata la mia strada.

Allo stesso tempo, per dare una cornice teorica e metodologica ai miei interventi, sia per la loro progettazione sia come docente, ho intrapreso a mia volta un percorso formativo avvicinandomi all’
Analisi Transazionale: mi sono così iscritta alla Scuola triennale di Counseling e Relazioni di aiuto del Centro Berne di Milano. Durante questo percorso, non solo ho acquisito preziosi strumenti di lettura e gestione dell’aula, nonché una metodologia e dei contenuti efficaci da poter usare nella mia professione; ho avuto anche modo di lavorare molto su di me e, nel 2005, mi sono diplomata come Counselor, sviluppando delle competenze importanti e specifiche per la gestione dei colloqui nelle relazioni d’aiuto in ambito aziendale e sociale. Sono membro della S.I.Co. (Società Italiana di Counseling) e, in quanto tale, aderisco al suo Codice Etico e Deontologico.
Da qualche anno, inoltre, sto coltivando un antico interesse per la Programmazione Neurolingluistica, il cui nucleo teorico ritengo essere una vera e propria “filosofia di vita”, utile e funzionale a stare meglio con noi stessi e con gli altri. Nell’arco dei 2 anni di corso, che mi hanno portato a conseguire a ottobre 2008 il Master presso l’Istituto
PNL Meta di Milano, ho sperimentato in che modo i nuovi strumenti, che questo modello mi ha fornito, mi hanno agevolato nella conduzione dei colloqui. Attualmente mi sto sperimentando nel ruolo di Assistente per il Livello Practitioner sempre in PNL Meta.
Attualmente mi occupo, inoltre, della progettazione e organizzazione di corsi e convegni per una multinazionale del settore.

Amo molto viaggiare e da qualche anno ho scoperto la “magia” della barca a vela, che mi ha portata negli ultimi tre anni a praticare assiduamente questo sport. Dopo alcuni anni di Yoga, pratico ora il Tai Chi e amo molto il nuoto.
Mi piace leggere libri che sono inerenti ai percorsi di formazione seguiti negli ultimi anni, nonché romanzi - prevalentemente classici - italiani e stranieri.
Vado spesso al cinema e, essendo molto curiosa, non mi precludo pressoché nessun genere.

Vi aspetto, dunque, giovedì 2 aprile!

2 marzo 2009

L’alba di nuove esperienze

«C’era una volta un Re che aveva sempre vissuto entro i confini delle sue Terre: ne aveva attraversato tutte le pianure, aveva valicato ogni collina e aveva conquistato ogni cima. Dopo avere viaggiato in lungo e in largo, un giorno giunse a un limite estremo del suo Regno e incontrò, per la prima volta, uno sterminato specchio blu che si estendeva a perdita d’occhio di fronte a lui. Incuriosito da quella maestosa visione e abbagliato dal sole che veniva riflesso sulla superficie, ci posò sopra un piede pensando di poterla percorrere come sino ad allora aveva fatto sul suolo.
Si accorse però che, man mano che procedeva, quello specchio piatto e rilucente non lo sorreggeva: a poco a poco vi si trovò immerso sino al collo. Un po’ spaventato, tornò sulla terra ferma: era triste, poiché avrebbe voluto poter percorrere anche questo nuovo elemento ancora a lui sconosciuto e non riusciva; era anche arrabbiato, perché sapeva che al di là di quella distesa c’erano nuove terre da scoprire, esplorare e conquistare, ma si rendeva conto che non aveva i mezzi per farlo.
Ad un certo punto vide un uomo, che - pensò il Re - doveva essere di quelle parti: sembrava essere familiare con quell’ambiente e sui suoi abiti e sui suoi capelli c’erano dei granellini fini e bianchi.
Il Re, dunque, gli chiese: “Sono arrivato qui attraversando ampie distese, e le ho percorse con i miei carri; ho valicato con il mio cavallo le cime più impervie, conquistando tutte le terre fino a questo esatto luogo. E ora che mi trovo di fronte a questo immensa superficie a me sconosciuta - anche se non è facile per un Re ammetterlo - non so più come fare: i miei carri affondano, il mio cavallo non può portarmi a lungo in groppa poiché ne sarebbe stremato, e io so che non potrei spingermi sino all’orizzonte con le mie sole forze. Ma io voglio scoprire che cosa c’è oltre quell’orizzonte su cui si perde a vista d’occhio il mio sguardo, voglio conoscere quali altre terre mi aspettano per essere conquistate. Dimmi, che cosa posso fare? Mi puoi aiutare?”
L’uomo guardò il Re e disse: “Quello che hai di fronte a te è il mare oltre al quale, è vero, ci sono nuove terre: io non so dove tu voglia andare e non so come vorrai arrivarci, ma se vuoi ti posso aiutare a costruire un mezzo di trasporto che potrai usare per affrontare il tuo viaggio”. L’uomo portò dunque il Re a un molo lì vicino, dove gli mostrò delle lunghe assi di legno e degli attrezzi.
Lavorarono duramente insieme per alcuni giorni, e alla fine il risultato fu una barca a vela non molto grande, con una piccola cabina sottocoperta per riposare. Aveva l’aria di essere molto solida e tranquillamente governabile da una sola persona; inoltre il Re la equipaggiò, grazie all’aiuto dell’uomo, di tutti gli strumenti che gli sarebbero serviti per la navigazione e per affrontare un’attraversata confortevole: cime, bussola, cartine e altro ancora.
Quando tutto fu pronto, il Re chiese: “Ma io non so usarla! Come posso fare?”
“Ti mostrerò quali sono le cose che potrai fare con questa barca, poiché con questo mezzo potrai scegliere tu quale sarà la direzione che vorrai prendere. Innumerevoli sono le rotte che potrai seguire e le mete che potrai raggiungere: infatti basta solo regolare le vele e sapere dove vuoi arrivare”.
I due trascorsero insieme ancora alcuni giorni, in cui il Re imparò, grazie alle sue capacità organizzative, come armare la barca; apprese, grazie alle sue doti di stratega quali nodi fare e in quali situazioni; studiò e conobbe, grazie alle sue abilità di condottiero, tutto sui venti, sulle correnti e sulla regolazione delle vele.
Fu un lavoro impegnativo e, un bel giorno, il Re si sentì pronto per partire. Chiese, allora, all’uomo se lo voleva seguire. Lui gli rispose: “Il mio posto è qui, su questa riva. Questo mare è il territorio che tu hai deciso di scoprire e che vuoi esplorare; su questo mare puoi viaggiare a bordo della tua imbarcazione; solcandolo ti potrai dirigere verso le mete che ti sei proposto di raggiungere, utilizzando le nuove mappe che hai tracciato”.
In una tersa mattina estiva i due si salutarono calorosamente e il Re salpò con la sua imbarcazione verso le sue nuove avventure».

Questa breve storia che ho inventato e che vi ho voluto raccontare, spero vi abbia già aiutato a intuire risposte alle domande già poste: Che cos’è il Counseling e chi è il Counselor?
Benché, a mio parere, sia difficile sintetizzare e racchiudere in una semplice definizione la complessità di questa attività, ho pensato di proporvi comunque un’indicazione più “formale” di che cosa si tratta, per iniziare a darvi un’idea del terreno sul quale il Counseling si muove. Possiamo parlare di Counseling come di un progetto personalizzato di sviluppo e crescita, che corrisponde a bisogni ed esigenze specifiche, quali affrontare difficoltà relazionali e gestire le proprie reazioni emotive; attuare comportamenti nuovi, efficaci, adeguati alle situazioni; sviluppare capacità decisionali autonome e responsabili; trovare nuovi stimoli motivazionali; sostenere cambiamenti a livello professionale o affrontare problemi di prosecuzione della carriera scolastica o universitaria. Per riprendere quello che ho già avuto modo di accennare, può servire a chi voglia trovare modi diversi da quelli usuali di vedere, affrontare e gestire situazioni che creano difficoltà, avendo l’impressione di non riuscire a “risolverle da solo”.
Il Counselor è un professionista che offre le proprie conoscenze e competenze psicologiche, di metodo e culturali nel contesto di colloqui individuali e di gruppo, volti a favorire una maggiore valorizzazione e consapevolezza delle risorse personali attraverso una metodologia di lavoro specifica.
L'immagine che ho usato è di Oscar Corradini: Sentiero con mare
http://www.lebellezzeditalia.it/corradini/

29 gennaio 2009

Per cominciare...

Autobiografia in cinque brevi capitoli

Capitolo 1
Sto camminando per strada.
Nel marciapiede c’è una profonda buca.
Ci cado dentro.
Mi sento perduto…Impotente.
Non è colpa mia.
Per trovare il modo di uscirne mi ci vuole tantissimo tempo.


Capitolo 2
Sto camminando per la medesima strada.
Nel marciapiede c’è una profonda buca.
Faccio finta di non vederla.
Ci cado dentro di nuovo.
Non posso credere di trovarmi di nuovo dentro nella medesima situazione.
Ma non è colpa mia.
Per trovare il modo di uscire mi ci vuole ancora molto tempo.

Capitolo 3
Sto camminando per la medesima strada.
Nel marciapiede c’è una profonda buca.
Mi accorgo che c’è.
Ci cado dentro…Sta diventando un’abitudine … Ma ora ho gli occhi aperti.
So dove mi trovo.
È colpa mia.
Esco subito.

Capitolo 4
Sto camminando per la medesima strada.
Nel marciapiede c’è una profonda buca.
Ci giro intorno.

Capitolo 5
Scelgo un’altra strada.


Portia Nelson
1993
Portia Nelson, da: There’s a Hole in my Sidewalk
Beyond Words Publishing, Inc.

"Quanto tempo ci vuole prima che io riesca a cambiare strada? Che cos’è che me la fa cambiare? E che cos’è che mi trattiene sulla vecchia strada, pur con le sue insidie? Che cosa accadrebbe mai se l’abbandonassi? Che cosa perderei se la lasciassi?"

Quante domande, che spesso neanche ci poniamo; quante domande che presuppongono altrettante risposte, che noi spesso conosciamo già ma a cui non diamo ascolto.

Abituati a percorrere sempre la stessa strada a noi familiare, e alla quale siamo così affezionati, neanche ci accorgiamo che per superare quell’ostacolo abbiamo tante possibili alternative. Queste alternative, tuttavia, possiamo vederle solo se ci diamo il permesso di riconoscere che se qualcosa che facciamo non funziona, dobbiamo e possiamo fare qualcosa di diverso. Ci sono dei momenti, infatti, in cui ci sentiamo bloccati nella nostra “buca” e ci sembra di non riuscire a scorgere alternative e di non sapere come comportarci.

Quando abbiamo bisogno di trovare nuovi stimoli e energie per raggiungere i nostri obiettivi (certe volte anche “solo” per porceli) o per prendere le nostre decisioni con maggiore lucidità, allora possiamo rivolgerci al Counselor.

Ma che cosa fa il Counselor? E che cos’è il Counseling?

Con mia grande emozione parte oggi il Blog che ho voluto dedicare a questo argomento.
Mi piace l’idea di poter presentare e rendere nota tramite la rete una professione che in Italia è ancora a molti sconosciuta, ma che credo fortemente possa rappresentare uno strumento e un’opportunità preziosa per tutti in alcuni momenti del proprio cammino.

Pensiamo a quando sentiamo la necessità di avere al nostro fianco qualcuno che ci ascolti senza giudizio né aspettative; o quando abbiamo bisogno di un aiuto per fare chiarezza su alcuni aspetti della nostra vita che in quel momento rappresentano per noi una difficoltà (senza però ricevere consigli che potrebbero andare bene per chi ce li dà, ma non necessariamente per noi); o ancora quando ci chiediamo dove sono finite tutte le nostre risorse e le nostre capacità - che in passato ci hanno sostenuto nel raggiungere i nostri obiettivi e il nostro benessere-, e capiamo che ci serve il supporto di qualcuno che ci aiuti a ricordarle, a riscoprirle e a ritrovarle in noi.

Ho scelto la formula del Blog, piuttosto che un semplice sito informativo, perché credo che questa soluzione rappresenti un’opportunità per aprire un confronto e uno scambio di opinioni sul Counseling, in modo tale che tutti coloro che sono interessati all’argomento potranno utilizzare questo spazio per acquisire o anche chiedermi informazioni, per porre domande e far conoscere quali sono le proprie opinioni a riguardo.
A presto, dunque!